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Ogni DSS offre informazioni sito-specifiche

Agriproject è stato coinvolto in Puviot come partner tecnico, al fine di condividere il notevole know how che ha acquisito nell’ambito dell’IoT applicato all’agricoltura.

Ad elaborare un focus su questo aspetto, Michele Fioretti di Agriproject:“I DSS applicati e utilizzati con l’esperienza Puviot hanno essenzialmente portato notevoli miglioramenti se consideriamo che è stata l’opportunità per parecchie aziende di testare e provare un sistema di agricoltura di precisione, già questo è un notevole miglioramento.

 Ma se consideriamo che è stata la capacità di concentrare un insieme di tecnologie e poi di informare e rendere consapevole il viticoltore pugliese di quello che sta accadendo nel suo vigneto perché la caratteristica del DSS è quella che le informazioni sono sito specifici cioè di quel vigneto e tutti i sensori montati in campo hanno dato la possibilità proprio di monitorare quello che accade”.

I vantaggi quali sono stati?  “In primis quello di raccogliere delle informazioni acquisite con i sensori e con la tecnologia all’avanguardia; dati processualizzati ed elaborati dal servizio dei DSS. Questa  elaborazione e organizzazione di tutti i dati è stata restituita al viticoltore, quindi il  viticoltore aveva in tempo reale la capacità di interpretare la situazione in campo e quindi di essere supportato con una serie di indicazioni che il modello DSS forniva”.

Quali dati offre il modello DSS: “La sensoristica ha restituito delle informazioni sulle fasi fenomenologiche di sviluppo della pianta, sulle evoluzioni delle infezioni e sul rischio di malattie, ma anche informazioni specifiche sulla presenza delle popolazioni di insetti dannosi, oltre a dare degli alert  specifici su sugli stress abiotici, in modo particolare sugli stress da caldo sul bilancio idrico ma anche sul rischio gelo”.

 Che cosa è successo con tutte queste informazioni? “Tutte queste informazioni hanno dato la possibilità al viticoltore di razionalizzare gli interventi, di renderli più efficaci, ma soprattutto di rendere sostenibile e strategica una gestione consapevole del vigneto stesso. Tutto questo si è misurato con indici ricavati ed attraverso la registrazione di tutto quello che in quel vigneto specifico è stato fatto e quindi con indici di sostenibilità. Il viticoltore è stato in grado di misurare, grazie a questo sistema, effettivamente quanto è stato fatto come è stato fatto e soprattutto quale impatto le attività che ha messo in atto nella gestione del proprio vigneto. I vantaggi quindi sono stati quelli di razionalizzare l’utilizzo di mezzi tecnici, di utilizzare al meglio le risorse naturali vedi ad esempio la risorsa idrica e soprattutto di riuscire a efficientare i controlli di stress malattie e insetti. Penso che il migliorare le azioni di gestione è stato il vantaggio più evidente di un utilizzo dei sistemi a supporto delle decisioni ha portato come esperienza nelle aziende dei viticoltori aderenti a Puviot”.

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